Un classico dell'orrore, ritirato quasi subito dopo la prima dal boss della MGM che lo giudicò (dal suo punto di vista non aveva torto) troppo duro per i delicati stomaci degli spettatori del 1932. Browning usò veri nani e veri "mostri" (fra cui due fratelli siamesi) per questa horror story che molti giudicano il suo capolavoro.
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Protagonista è la bella di un circo, un'acrobata, che acconsente a sposare un nano. Poi lo avvelena per potersi mettere con l'uomo forzuto della compagnia. Ma gli altri nani se ne accorgono e la conciano per le feste (cioè la storpiano finché la bella non diventa anch'essa un mostro). (MYmovies - il Farinotti)
Un nano di un circo si innamora di una trapezista. Accortasi che l'ammiratore è diventato l'erede di una cospicua fortuna, la donna architetta un piano diabolico per ucciderlo. Questo scatenerà però la vendetta da parte degli altri "mostri" della compagnia. Browning, maestro dell'orrore, gira invece questo film con estremo realismo, che solo in alcuni punti, quasi naturalmente, sbanda in impennate visionarie (il finale). Un capolavoro memorabile e maledetto, girato con veri freaks circensi e, vuole la leggenda, film-freak esso stesso, mutilato dal produttore Thalberg a poco più di un'ora. (FilmTV.it)
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